Jonathan Karl, giornalista di punta e volto noto di ABC News, è il nuovo vincitore del premio “Urbino Award”. Lo ha annunciato l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, nel corso di un evento da lei ospitato ieri sera a Villa Firenze a Washington.
“Il giornalismo è un elemento essenziale nella vita delle nostre democrazie: aiuta l’opinione pubblica a capire la realtà, i fatti che ci circondano, distinguendo le notizie vere dalle fake news”, ha evidenziato l’Ambasciatrice. “Il giornalismo di qualità, come quello di Jonathan Karl, svolge un ruolo insostituibile e merita di essere riconosciuto e sostenuto”, ha aggiunto. Zappia ha confermato il proprio sostegno al Premio Urbino, che riconosce e celebra l’eccellenza del giornalismo americano. Karl riceverà il Premio a Palazzo Ducale a Urbino nel marzo del 2025.
“Siamo orgogliosi del fatto che il premio Urbino Award sia giunto alla diciottesima edizione e che con grande energia porti il nome della nostra città negli Stati Uniti. Ringraziamo l’Ambasciatrice d’Italia a Washington, Mariangela Zappia, per il grande supporto che ha garantito al progetto. Il premio ha grandi potenzialità per la promozione turistica e per le imprese italiane che hanno una presenza negli USA. Come Amministrazione comunale, sarà nostro compito dare il massimo appoggio per assicurarne la crescita futura”, ha dichiarato l’Assessore Comunale al Turismo e Internazionalizzazione Francesco Guazzolini.
Corrispondente di grande esperienza, Jonathan Karl ha intervistato i principali protagonisti della politica americana degli ultimi trent’anni. Nel corso dell’evento ospitato a Washington, Karl ha parlato delle principali sfide che il mondo dell’informazione si trova oggi ad affrontare nel corso di una conversazione pubblica con Viviana Mazza, corrispondente negli Stati Uniti del Corriere della Sera.
All’evento sono intervenuti anche il fondatore del Premio Urbino, Giovanni Lani, e il Responsabile Cultura della Città di Urbino, Gabriele Cavalera. Hanno partecipato inoltre molti ex premiati, tra cui Thomas Friedman, Wolf Blitzer, Helene Cooper, Courtney Kube, Mark Mazzetti ed Ellen Nakashima, e altri autorevoli giornalisti italiani e americani, oltre che funzionari dell’amministrazione americana.