L’Italia è partner storico degli Stati Uniti nell’ambito delle attività spaziali: oltre 50 anni di sinergica collaborazione sulle sonde spaziali deep-space, sui satelliti e le piattaforme orbitanti, e, non da ultimo, la cooperazione sulla Stazione Spaziale Internazionale, esempio unico di alleanza pacifica su scala globale e devota alla ricerca scientifica in microgravità, che ha visto operare diversi astronauti italiani e impiegare in buona parte moduli logistici pressurizzati e cargo costruiti dall’Italia, frutto dell’eccellenza tecnologica acquisita.
Negli ultimi anni l’Italia sta intensificando la collaborazione sull’esplorazione umana e robotica dello spazio profondo, nell’ambito del ritorno permanente alla superficie lunare, dell’esplorazione di Marte e oltre. Uno sforzo congiunto con gli Stati Uniti e i partner dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), consapevoli delle ricadute positive della New Space Economy, della commercializzazione di prodotti e servizi di derivazione aerospaziale, e del coinvolgimento attivo degli attori privati, nonché dell’importanza scientifica e tecnologica della ricerca in ambiente extra-atmosferico.
La presenza di un Addetto per le questioni spaziali nell’ambito dell’Ufficio Affari Economici, Commerciali e Scientifici dell’Ambasciata ha promosso la firma di importanti accordi, tra i quali: la firma del protocollo bilaterale quadro sulla promozione e lo sviluppo della collaborazione nel settore dello spazio (2013); il documento di intesa tra NASA ed ASI sull’utilizzo dei satelliti COSMO-SkyMed (2015); il Memorandum of Understanding tra Federal Aviation Administration, Ente Nazionale Aviazione Civile e Agenzia Spaziale Italiana sul Commercial Space Transportation (2016); l’intesa tra Angel Group e Virgin Galactic sui trasporti spaziali (2018); l’accordo sui voli suborbitali tra Virgin Galactic e l’Aeronautica Militare (2019); la Dichiarazione congiunta tra Italia e Stati Uniti nell’ambito dell’esplorazione umana dello spazio, seguita dalla firma degli ‘Artemis Accords’ con la National Aeronautics and Space Administration (NASA) per il ritorno sulla Luna (2020). Vengono inoltre organizzati regolarmente eventi promozionali nel settore spaziale ed aerospaziale, coinvolgendo istituzioni pubbliche, agenzie spaziali, imprese e settore accademico.
Il ruolo di Addetto per le questioni Spaziali è stato istituito presso l’Ambasciata d’Italia a Washington il 23 dicembre 2011 con la firma di un Protocollo d’Intesa tra l’Agenzia Spaziale Italiana e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. A partire dal 2021 la funzione è riservata ad un Esperto selezionato ex art. 168 del DPR 18/1967. L’Addetto Spaziale ha il compito di assicurare più efficaci contatti tra agenzie, enti privati, imprese ed istituzioni competenti in materia di spazio ed aerospazio; di organizzare eventi che valorizzino la collaborazione bilaterale ed internazionale; di approfondire con rapporti ed analisi gli sviluppi della politica spaziale americana; di promuovere le imprese italiane di settore negli Stati Uniti e favorire collaborazioni di imprese americane in Italia, anche attraverso accordi intergovernativi, missioni commerciali, eventi fieristici e progetti congiunti; di favorire le collaborazioni bilaterali scientifiche ed accademiche nel settore spaziale ed aerospaziale.
Dal 2021 l’Addetto per le questioni Spaziali è il Colonnello dell’Aeronautica Militare Italiana, Aniello Violetti.