Chimera, Artemide, 1969
©Foto Massimo Listri
Vico Magistretti (Milano 1920-2006)
Nel 1945 si laureò in architettura al Politecnico di Milano. Lavorò intensamente durante la ricostruzione e progettò diversi interventi per i quartieri INA-Casa e QT8, edifici e residenze. Partecipò alla Triennale nel 1947, nel 1951 ottenne la medaglia d’oro e nel 1954 si aggiudicò il Gran premio. Nel 1956 fu tra i promotori dell’ADI ed entrò nella giuria del Compasso d’oro. Nel 1959 presentò il progetto per Casa Arosio al congresso CIAM. In quegli anni realizzò la Torre al Parco in via Revere, con Franco Longoni, e il palazzo per uffici in corso Europa a Milano. Dagli anni Sessanta si occupò anche di prodotto industriale, divenendo uno dei padri del design italiano, collaborando negli anni con Artemide, Gavina, Cassina, Oluce, De Padova, Flou, Kartell. Dal 1967 fu membro dell’Accademia di San Luca e dal 1983 membro onorario del Royal College di Londra, dove era già stato visiting professor. Vinse il Compasso d’oro nel 1967, nel 1979 e nel 1994 con il premio alla carriera. Nel 1986 la Society of Industrial Artists and Designers gli conferì la medaglia d’oro. Nel 1997 il Salone del Mobile gli dedicò una mostra personale e nel 2003 il Palazzo Ducale di Genova una retrospettiva. Nel 2005 ricevette il premio Abitare il tempo. Le sue opere sono al MoMA, al Victoria and Albert Museum e al Die Neue Sammlung; il suo studio oggi è una fondazione-museo e il suo archivio è sottoposto al vincolo di tutela.
«Un giorno ho preso in mano il telefono, ho telefonato a Gismondi e gli ho spiegato: prendi un foglio, piegalo come se fosse un’onda e poi taglialo con una diagonale. È nata in questo modo Chimera. Racconto sempre questo episodio, di una lampada nata per telefono, perché per me nel design quello che conta è l’idea e i progetti spesso nascono dalle parole». (da «Casabella», 644, aprile 1997)