Washington, DC (16 febbraio 2023) – La Generazione Z, meglio conosciuta come Gen Z, al centro della tavola rotonda ospitata ieri dall’Ambasciata d’Italia a Washington su “From A to Gen Z: Activism and Influence in the Social Media Age”, che ha visto la partecipazione di una trentina di leader—inclusi giovani e giovanissimi—per affrontare temi quali attivismo nell’era digitale, politica e digitale, ruolo degli influencer, ed evoluzione del concetto di leadership.
L’evento, inserito nella Digital Diplomacy Series dell’Ambasciata, è stato organizzato in collaborazione con la National Digital Roundtable—network no-profit specializzato in eventi su temi legati al digitale—e ha toccato temi centrali nel dibattito attuale su tecnologia e piattaforme social media, puntando sulle sfide attorno alla centralità degli algoritmi e alla continua crescita di TikTok e altre nuove app come BeReal. Non c’è dubbio che i Gen Z abbiano assunto un ruolo diverso e sempre più rappresentativo in tutti i settori, anche in ambienti governativi—è il caso per esempio di Joe Vogel, il 26enne eletto alla State Assembly dello Stato del Maryland e presente alla tavola Rotonda—come hanno ricordato nel corso della discussione i rappresentanti di gruppi quali Gen Z For Change, Women in Politics, Youth in Government, Path To Progress. Anche la Casa Bianca, rappresentata all’evento, ha valorizzato il coinvolgimento dei GenZ attivi sui social media da parte dell’amministrazione.
Rappresentatività ed inclusione sono temi importanti, anche in politica estera, in cui la voce delle generazioni più giovani è sempre più forte su temi quali clima, eguaglianza e diversità, tecnologia e relative ripercussioni su economia e sviluppo. I Gen Z sono riusciti a creare vere e proprie comunità online sempre più impegnate a fare pressione sui governi e trovare soluzioni concrete.
La tavola rotonda fa seguito ad una prima discussione organizzata dall’Ambasciata italiana a novembre dell’anno scorso sui legami tra Gen Z ed i media, con relatori quali Carmella Boykin del Washington Post e Alessandro Tommasi di Will. In quell’occasione, l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, aveva aperto i lavori e incoraggiato a continuare la conversazione in maniera sempre più inclusiva, coinvolgendo attivamente le generazioni più giovani per arricchire il dibattito sulla diplomazia digitale e sulla politica estera.