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L’Ambasciatrice Zappia incontra i senior manager dei principali gruppi italiani negli USA

“La ripresa di Italia e Stati Uniti e i dati record sull’interscambio bilaterale nel 2021 ci permettono di guardare con ottimismo al 2022, con la dovuta attenzione al quadro geopolitico e a fattori di criticita’ quali le pressioni inflazionistiche”. Cosi’ l’Ambasciatrice d’Italia, Mariangela Zappia, ai manager dei principali gruppi italiani operanti negli Stati Uniti riuniti a Washington, cui ha assicurato il sostegno dell’Ambasciata e di tutto il Sistema Italia nel Paese.

L’Ambasciatrice ha richiamato i recenti dati del Dipartimento del Commercio USA, che evidenziano la crescita del 19.4% nell’interscambio bilaterale nel 2021. Ha evidenziato in particolare l’aumento dell’export di prodotti italiani verso gli USA, pari al 23,4% rispetto al 2020 e al 6,5% rispetto al 2019. Tali dati confermano la posizione chiave degli Stati Uniti, fonte di oltre la metà del surplus italiano netto con l’estero, come nostro principale partner commerciale extra-UE e terzo al mondo. “Il governo italiano ha contribuito a generare questo trend e lo sostiene – ha rilevato l’Ambasciatrice -, con strumenti innovativi quali il Patto per l’Export, lanciato nel 2020, e la campagna di nation branding “beIT” lanciata lo scorso dicembre dal MAECI per la promozione del “Made in Italy” sul mercato USA e in altri 25 mercati esteri.

A favorire un ulteriore rafforzamento di scambi e investimenti tra Italia e Stati Uniti contribuiranno il rilancio delle relazioni UE-USA anche in campo economico – con il superamento di alcune dispute tariffarie, l’avvio del Consiglio Commercio e Tecnologia (TTC) e il riavvio del Consiglio Energia -, nonche’ le dinamiche di “near-shoring” e “re-shoring” delle catene del valore e la trasformazione dell’economia italiana avviata con il PNRR. L’Ambasciatrice ha insistito su “sostenibilita’ e innovazione, due temi su cui l’Italia ha molto da dire”, quali priorita’ nell’azione del Sistema Italia negli USA.

Negli interventi dei manager è emerso un quadro molto positivo del business italiano negli USA, che in tutti i settori ha visto numeri record. La domanda di prodotti italiani è elevatissima e in crescita, pur a fronte di limitazioni sistemiche come i costi dell’energia, le difficoltà nella logistica, i colli di bottiglia nelle supply-chain e la carenza di manodopera specializzata. Di fronte a sfide come la decarbonizzazione, la transizione energetica, la “great resignation”, l’aumento dei salari, lo spostamento verso l’e-commerce e il cambiamento dei consumi, fattori come formazione, digitalizzazione, crescita dimensionale e investimenti in nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale appaiono priorità comuni in tutti i settori.