Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

La Digital Diplomacy Series dell’Ambasciata d’Italia a Washington discute di disinformazione con l’Inviato Speciale USA James Rubin

Washington, DC (10 marzo 2023) – Focus su disinformazione ieri all’Ambasciata d’Italia a Washington DC per l’evento “Trust, Truth, and Influence in the Digital Age” con la partecipazione di James Rubin, Inviato Speciale e Coordinatore del Global Engagement Center del Dipartimento di Stato americano.

L’evento, in partnership con Globally e Young Professional in Foreign Policy (YPFP) e parte della Digital Diplomacy Series dell’Ambasciata italiana, è stato aperto dall’Ambasciatrice d’Italia negli USA, Mariangela Zappia.

“La brutale invasione dell’Ucraina da parte russa non si sta combattendo solo sul territorio ma anche nella sfera dell’informazione, con ripercussioni su fiducia, verità ed influenza: fiducia nei leader politici e nelle istituzioni; il delicato equilibrio tra verità e propaganda e la diffusione di quest’ultima online; il ruolo della tecnologia nell’influenzare il pubblico”, ha evidenziato l’Ambasciatrice in apertura.

L’inviato Speciale Rubin ha sottolineato come l’informazione faccia parte da anni dell’arsenale militare di Mosca, citando esempi concreti di azioni di disinformazione russa dall’inizio del conflitto ed evidenziando la necessità “di utilizzare la verità come arma per contrastarle”. Rubin si è soffermato inoltre sulla disinformazione ad opera di Pechino e sul sostegno di Cina, DPRK e Iran alle narrative di Mosca.

All’intervento di Rubin è seguita una conversazione moderata da Aubrey Cox Ottenstein, co-fondatrice e CEO di Globally. Tra i relatori: Giovanni Luca Ciampaglia, Assistant Professor presso il College of Information Studies della University of Maryland; Crystal Patterson, President & Managing Director di Washington Media Group; Costanza Sciubba Caniglia, Anti-Disinformation Strategy Lead di Wikimedia Foundation; e, in collegamento via video da Londra, Virginia Stagni, Head of Business Development and FT Talent Director del Financial Times.

Il dibattito in sala si è focalizzato non solo sul ruolo delle piattaforme social media nel contrasto alla disinformazione e su come rafforzare le partnership tra governi, piattaforme e media per migliorare la qualità dell’informazione e accrescere la fiducia del pubblico. Il modello stesso su cui si basa l’azione dei gruppi Big Tech mostra grosse lacune e le stesse piattaforme richiedono interventi di co-regolazione. Sono stati valorizzati inoltre modelli come quello di Wikipedia, che si affida a una comunità di oltre 300 mila editori indipendenti, quali strumenti efficaci nella lotta alla disinformazione. Tra i temi in discussione anche quello dei media tradizionali, con un focus sul ruolo della nuova generazione di giornalisti e digital literacy in un mondo in cui i lettori sono diventati “users”, utilizzatori proattivi dell’informazione.

La registrazione integrale dell’evento è disponibile sul canale Youtube dell’Ambasciata: https://youtube.com/live/nqYMx6YD3No