Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Indirizzo di saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della colazione offerta dalla Speaker della House of Representatives, Nancy Pelosi

Washington, 17/10/2019

Signora Speaker della House,

Signori Membri del Congresso degli Stati Uniti,

Signor Ministro degli Esteri,

Signore e Signori,

Rivolgo alla Speaker Nancy Pelosi il mio sentito ringraziamento per questa occasione di incontro e di celebrazione della amicizia ed alleanza fra i nostri popoli, in questo mese che celebra le radici italo-americane degli Stati Uniti.

La sua leadership, Signora Speaker, è essa stessa conferma del contributo offerto dai cittadini di origine italiana e ci ricorda, con forza gentile, il valore del ruolo della donna, che vede, nel Congresso degli Stati Uniti, un luogo di storica affermazione.

Esattamente un secolo fa, la House e il Senato approvarono il XIX Emendamento alla Costituzione sui pari diritti di voto, pietra miliare nella storia dell’eguaglianza di genere.

Sono molto grato per la opportunità di incontrare una rappresentanza bicamerale e bipartisan del Congresso degli Stati Uniti, cuore pulsante della democrazia.

Il ruolo dei Parlamenti, con la funzione rappresentativa da essi incarnata è elemento centrale delle forme di governo che Europa e America condividono.

Questo luogo riflette le vicende di quei volti di milioni di donne e uomini che hanno fatto grandi gli Stati Uniti e cementato l’amicizia e l’alleanza tra i nostri popoli.

Ai milioni di americani di origine italiana che si affermano ogni giorno, contribuendo al successo di questo Paese, va il tributo dell’Italia intera.

Saluto i numerosi italiani che hanno scelto di vivere esperienze negli Stati Uniti e i numerosi statunitensi che hanno scelto l’Italia: sono l’immagine contemporanea del flusso permanente di energie intellettuali e professionali che arricchiscono i nostri reciproci rapporti.

Sono lieto di potermi rivolgere a voi nei giorni delle celebrazioni dedicate a Colombo, coraggioso scopritore di mondi, costruttore di legami.

Signora Speaker, Signori membri del Congresso,

grazie anche all’impegno vostro e dei vostri predecessori i nostri Paesi hanno potuto scegliere percorsi di pace e di prosperità, e di questo la Repubblica Italiana è grata.

I nostri Paesi sono uniti dall’appartenenza a una stessa comunità: quella delle democrazie, fondata sulle scelte di libertà che hanno fatto seguito alla sconfitta del nazifascismo.

Sappiamo quanto il contributo degli Stati Uniti sia stato cruciale per la liberazione dell’Europa dal totalitarismo e l’inestimabile apporto recato, nei decenni successivi, alla causa della stabilità internazionale.

L’opzione per l’Alleanza Atlantica – che ancora oggi è cardine del nostro impegno globale per la sicurezza – è stato un passo decisivo.

Italia e Stati Uniti, alleati leali, proseguono un impegno comune che ha importanza cruciale per portare stabilità nei teatri più sensibili.

Il nostro ruolo nel Mediterraneo allargato discende dalla consapevolezza che quel mare rappresenta una frontiera globale in cui l’Italia è chiamata a un ruolo di prima linea, in coordinamento con alleati e partner.

Pensiamo soltanto all’importanza di quell’area rispetto a flussi di migrazione di portata globale. Vi si collega il nostro lavoro congiunto nel Sahel, dove si incrociano temi di migrazioni, di sviluppo e di contrasto al terrorismo. Così come l’attenzione verso i Balcani, cerniera sottoposta a pressioni che non debbono mai più tornare ad essere laceranti

Con la propria presenza in Afghanistan – a lungo con il secondo contingente più numeroso dopo quello americano – l’Italia ha offerto prova concreta del proprio impegno contro il terrorismo e della propria vicinanza al popolo americano dopo la tragedia dell’11 settembre.

Il rapporto tra Stati Uniti e Unione Europea – basato sulla storia, sulla comunanza di valori, di cultura, di legami umani – è un asse fondamentale per la stabilità globale.

Una stabilità realizzata attraverso molteplici forme di collaborazione: nel secondo dopoguerra il commercio è stato motore di integrazione e di sviluppo fra le due sponde dell’Atlantico.

Proprio le relazioni economiche tra Stati Uniti e Italia così come tra Stati Uniti ed Europa hanno avuto e continuano ad avere un peso ineguagliabile per la reciproca prosperità.

La catena di valore che ne è derivata produce rilevanti effetti anche sul terreno della innovazione, sviluppo e accelerazione tecnologica e scientifica.

Ed è davvero quest’ultima una dimensione strategica del rapporto tra Italia e Stati Uniti sulla quale i nostri Paesi già investono molto: da parte italiana continueremo a lavorare convintamente per approfondire legami già straordinari, alimentati da quindicimila scienziati italiani attivi in progetti negli Stati Uniti, negli ambiti della ricerca, dell’innovazione tecnologica ed industriale.

La collaborazione scientifica internazionale è esempio straordinario dei benefici recati per il progresso dell’umanità da un ordine internazionale multilaterale, basato su regole eque e condivise, costruito con il decisivo impulso americano dopo la guerra e che non dobbiamo cessare di alimentare e proteggere assieme.

Si tratta di una garanzia comune, la base per avanzare uniti davanti alle sfide che ci attendono e che nessuno di noi può voler affrontare da solo.

In conclusione, vorrei invitare tutti i presenti ad alzarsi in piedi per rendere omaggio al ruolo dei Parlamenti nazionali e allo straordinario legame di amicizia tra Stati Uniti d’America e Italia.

Viva gli Stati Uniti d’America, Viva la Repubblica Italiana.